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Russia, fermato Navalny, leader dei cortei anti Putin: 1300 arresti, 5 giornalisti. La protesta della Ue

(afp)
Lo storico avversario del presidente russo bloccato mentre stava arrivando in piazza Puskin a Mosca per la manifestazione "Putin per noi non è lo zar". Tensione con un gruppo di nazionalisti pro-Cremlino. Più di mille e 300 fermati in 90 città, tra questi 5 giornalisti. Ue: "Minacciati diritti fondamentali"
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Il leader dell'opposizione russa Alexey Navalny è stato arrestato al suo arrivo in piazza Puskin a Mosca per partecipare al corteo di protesta da lui stesso indetto contro il quarto mandato presidenziale di Vladimir Putin, che, ufficialmente, inizierà lunedì.

Russia, proteste anti Putin: l'arresto di Navalny

L'accusa mossa all'attivista è quella di aver partecipato a un corteo non autorizzato.

Nella stessa piazza affollata da migliaia di persone, secondo quanto riporta l'Ansa, ci sono stati momenti di tensione tra i manifestanti anti Putin e un gruppo di nazionalisti che scandivano lo slogan "Putin. Patria. Libertà". La polizia russa ha però iniziato a fermare i partecipanti alla manifestazione anti Putin provocando un fuggi-fuggi tra i dimostranti. I reporter Afp riferiscono che gli agenti hanno usato anche gas lacrimogeni. 

"Per noi non è lo zar" (Putin, ndr) è un movimento di protesta organizzato da Navalny e altri oppositori di Putin in una novantina di città: in alcune i cortei sono stati autorizzati, in altre no. Secondo la ong Ovd-Info sono 1350 le persone fermate in tutta la Russia, 600 solo a Mosca. Tra questi cinque giornalisti alcuni dei quali di network di opposizione.

Immediata la protesta della Ue. Gli arresti in Russia "minacciano le libertà fondamentali di espressione, associazione e assemblea" e "la detenzione di giornalisti minaccia anche la libertà di stampa", dichiara un portavoce dell'Alto rappresentante Federica Mogherini, sottolineando che "anche se alcune delle manifestazioni non erano autorizzate, questo non può giustificare la brutalità della polizia e gli arresti di massa".
L'Ue "si aspetta che le autorità russe rispettino pienamente gli impegni internazionali che la Russia ha preso" in materia e che "rilascino senza indugio i manifestanti pacifici e i giornalisti".
Le proteste sono iniziate nelle regioni russe dell'estremo oriente e della Siberia: "Gli arresti sono stati condotti in modo indiscriminato", hanno riferito alcuni osservatori indipendenti. "Alcuni fermati presentavano anche graffi e lividi", hanno aggiunto. A Novokuznetsk, nella Siberia sud-occidentale, le manette sono scattate nei confronti di una decina di minatori, ha riportato il sito indipendente Ovd-Info.

Nel giorni scorsi le autorità russe avevano allertato la popolazione sulle possibili "conseguenze negative" della partecipazione a cortei non autorizzati. In un tweet Navalny aveva replicato "E io vorrei ricordare delle conseguenze negative per chi non partecipa. Se rimanete a casa la banda di Putin distruggerà il Paese e vi priverà del vostro futuro".


Nella maggioranza delle città i cortei non hanno ricevuto l'autorizzazione delle autorità. (qui sotto il livestreaming della manifestazione dal canale youtube NavalnyLive, ndr)


Il giorno di natale, 25 dicembre, la commissione elettorale centrale di Mosca aveva bloccato la candidatura di Navalny alle presidenziali, definendolo "ineleggibile per problemi con la giustizia". Tutti i 12 componenti della commissione avevano votato contro la sua candidatura, motivando il rigetto con la controversa condanna da lui subita a cinque anni per appropriazione indebita. Navalny ha sempre sostenuto che si è trattato di una sentenza politica.

Arrestato e incarcerato più volte, Navalny da tempo denuncia la corruzione della classe dirigente russa.

Navalny ha fatto attivare un numero verde di informazioni a sostegno delle persone arrestate e lo ha segnalato sul canale twitter navalnylive che sta seguendo i cortei nelle varie città.

L'iniziativa ha incassato il sostegno di molti attivisti e oppositori del presidente russo, tra cui il gruppo punk delle Pussy Riot.


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Le proteste sono state organizzate in vista dell'insediamento al Cremlino di Vladimir Putin per il suo quarto mandato presidenziale, ufficialmente previsto lunedì, a meno di due mesi dal trionfo elettorale del leader russo alle presidenziali.